La tecnologia è un mondo in continua evoluzione, ogni anno se non ogni sei mesi esce in commercio una versione aggiornata di uno smartphone, di un pc e anche di smart watch e cuffie.
Negli ultimi anni possiamo dire che la tecnologia abbia viziato un po’ i suoi consumatori, rendendo i loro gadget sempre più comodi, belli estaticamente ed ovviamente sempre più efficienti.
In particolar modo ciò che ha riscosso più successo negli ultimi due anni sono le cuffie senza fili, ovvero quelle wireless.
Anni fa spopolarono gli auricolari bluetooth, che poco o nulla hanno a che fare con i modernissimi e sofisticati auricolari wireless. Ma cosa sono esattamente le cuffie wireless e come funzionano?
Vediamolo subito insieme in questo articolo.
Come funzionano le cuffie senza fili
Le cuffie senza fili, come dice il nome stesso, sono in grado di riprodurre suoni anche senza essere collegati allo smartphone o al pc da cavi. Proprio per questo vengono più comunemente e correttamente chiamati wireless.
Esse come collegamento utilizzano la tecnologia a radiofrequenza che gli permette di comunicare a distanza. All’interno delle cuffie vi è una piccola antenna che riceve il segnale audio che viaggia su bande radio e giunge al trasmettitore. Questo in sintesi è il meccanismo wireless che vi è all’interno delle cuffie senza fili.
La comodità di questo tipo di cuffie sta appunto nel non essere collegati a una fonte attraverso dei cavi ed avere quindi più libertà di movimento. Ovviamente il raggio non è abbastanza ampio da permettere di indossare le cuffie e d uscire di casa lasciando all’interno il telefono, però i modelli più sofisticati hanno fatto il possibile per poterlo ampliare.
Inoltre, la comodità delle cuffie wireless permette di poter collegare più cuffie senza fili alla stessa fonte. Certamente la fonte e le cuffie devono essere di ultima tecnologia, ma ormai quasi tutti i modelli di smartphone hanno questa funzione.
Quanti tipi di cuffie wireless esistono?
Non esiste un solo tipo di cuffia wireless, bensì ci sono tre modelli differenti: on ear, in ear e over-ear. Vediamo come funzionano.
Le cuffie on ear sono quel tipo di cuffie che hanno una struttura un po’ più ingombrante degli altri auricolari, ma, nonostante ciò, hanno un’acustica decisamente migliore.
Per intenderci, sono quelle cuffie che si appoggiano sul padiglione esterno dell’orecchio, ma non avvolgendolo completamente. Sono cuffie dallo stile un po’ vintage ma sicuramente perfette per chi vuole una qualità superiore di suono e una presa più sicura. Più indicato agli sportivi come i runner.
Sconsigliati invece, per chi porta gli occhiali perché possono interferire con le stanghette di questi ultimi e fare male all’orecchio.
Le cuffie in ear sono le più comuni e utilizzate, quelle che anche grandi marchi della telefonia hanno lanciato sul mercato. Si tratta di auricolari che non hanno alcun tipo di appoggio sul padiglione dell’orecchio e sono ideali per chi vuole insonorizzare i rumori esterni.
Nonostante siano prive di sostegno esterno sono molto stabili e non cedono anche quando si pratica sport. la loro forza è nel riprodurre alla perfezione i suoni bassi. Proprio per questo motivo non sono cuffie consigliate a chi per lavoro deve tenerle sulle orecchie e usarle per molte ore, a lungo andare possono provocare dolore.
Oltre che recare un po’ di fastidio in quanto risulta avere dei tappi alle orecchie quando non riproducono alcun tipo di suono.
L’ultimo modello di cuffie sono le over-ear ovvero quelle che hanno un sostegno che avvolge esternamente tutto l’orecchio, isolando dai rumori esterni. Ideali per chi pratica sport e desidera una stabilità maggiore e non rischiare quindi di perderle durante l’attività motoria, oppure per coloro che non vogliono rinunciare ad una qualità superiore di audio.